Negli studi clinici, l'uso di corticosteroidi per via inalatoria è associato a un aumento del rischio di polmonite nelle persone con BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ), ma non si sa se sia vero anche per le persone con asma.
Grazie ai dati del Health Improvement Network, sono state identificate le persone con asma, e da questa coorte, sono stati individuati i pazienti con polmonite o infezione del tratto respiratorio inferiore.
È stata determinata l'associazione tra la dose e il tipo di corticosteroide inalatorio e il rischio di polmonite o infezione del tratto respiratorio inferiore.
È stata trovata una relazione dose-risposta tra dose di corticosteroidi per via inalatoria e il rischio di polmonite o infezione del tratto respiratorio inferiore ( P per trend minore di 0.001 ) tale che, dopo aggiustamento per fattori confondenti, le persone che avevano ricevuto la più alta dose di corticosteroide inalatorio ( 1.000 mg o più ) hanno presentato un aumento di 2.04 del rischio di polmonite o infezione del tratto respiratorio inferiore rispetto alle persone con asma che non avevano avuto una prescrizione di corticosteroidi per via inalatoria nei precedenti 90 giorni.
In conclusione, le persone con asma trattate con corticosteroidi per via inalatoria sono ad aumentato rischio di polmonite o infezione delle vie respiratorie inferiori, e quelle trattate con dosi più alte sono a maggior rischio.
La polmonite dovrebbe essere considerata come un possibile effetto collaterale dei corticosteroidi inalatori, e nel trattamento dell'asma deve essere utilizzata la dose più bassa possibile di questi farmaci. ( Xagena2013 )
McKeever T et al, Chest 2013; 144: 1788-1794
Pneumo2013 Farma2013