Si è cercato di determinare se i soggetti asmatici hanno un rischio maggiore di pertosse rispetto ai soggetti non-asmatici.
È stato condotto uno studio caso-controllo basato sulla popolazione.
Sono stati identificati 223 casi di pertosse mediante PCR nel periodo 2004-2005.
Sono stati identificati soggetti di controllo abbinati per età e sesso da 5537 pazienti con risultati negativi per la pertosse.
È stata condotta una revisione completa della cartella clinica e applicati criteri predeterminati per determinare lo status di asma.
Dei 223 soggetti, 164 sono stati ritenuti eleggibili per lo studio e sono stati abbinati 328 soggetti di controllo ( rapporto 1:2 ).
Di questi 164 soggetti, il 50% era di sesso maschile e l’82% era bianco.
L'età media alla data di riferimento della pertosse era di 14 anni.
Un totale di 62 dei 164 casi ( 38% ) ha presentato asma prima della data indicata della pertosse rispetto a 85 dei 328 soggetti di controllo ( 26%; odds ratio, OR=1.73; p=0.013 ).
La percentuale di rischio attribuibile alla popolazione di asma per il rischio di pertosse è stata del 17%.
In conclusione, data l'alta prevalenza di asma e il rischio continuo di pertosse negli Stati Uniti, dovrebbe essere presa in considerazione la possibilità di definire i soggetti asmatici come gruppo target per la vaccinazione contro la pertosse ( ad esempio, sostituzione del richiamo decennale tetano-difterite con tetano, difterite e pertosse acellulare per adolescenti e adulti ). ( Xagena2012 )
Capili CR et al, J Allergy Clin Immunol 2012; 129: 957-963
Pneumo2012 Inf2012